Terapia di fotobiomodulazione nel trattamento dell'artrite

Riassunto dettagliato di “Meccanismi ed efficacia della terapia fotomodulante nel trattamento dell'artrite: una panoramica completa”

Zhang, R. e Qu, J. (2023)

(Pubblicato su International Journal of Molecular Sciences, volume 24, numero 18, articolo 14293 — PMCID: PMC10531845)

Sommario

In questa panoramica completa è stato esaminato come la terapia fotomodulante (PBM), nota anche come terapia con luce a bassa intensità, possa rappresentare un metodo di trattamento promettente e non invasivo per l'artrite, una malattia cronica che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. La PBM utilizza luci rosse e infrarosse per stimolare l'attività cellulare, ridurre l'infiammazione e favorire la riparazione dei tessuti senza bisogno di farmaci o interventi chirurgici.

Gli autori Zhang e Qu (2023) hanno analizzato un ampio numero di studi preclinici e clinici per valutare sia i meccanismi d'azione che l'efficacia terapeutica della PBM nel trattamento dell'artrite. La revisione si è concentrata su due tipi importanti di artrite: l'osteoartrite (OA) e l'artrite reumatoide (RA).

Meccanismi d'azione

La pubblicazione spiega che la PBM agisce principalmente stimolando l'attività dei mitocondri, che a sua volta stimola la produzione di adenosina trifosfato (ATP), la principale fonte di energia cellulare. Questo aumento di ATP migliora i processi di riparazione e rigenerazione delle cellule del tessuto articolare.

Entrano in gioco anche altri meccanismi:

Riduzione dello stress ossidativo attraverso la modulazione dei composti reattivi dell'ossigeno (ROS).

Riduzione dei livelli di citochine proinfiammatorie, come IL-1β, TNF-α e IL-6, che contribuisce a ridurre l'infiammazione e il dolore.

Up-regulation dei fattori antinfiammatori e antiossidanti, che favorisce l'equilibrio del sistema immunitario.

Miglioramento della sintesi del collagene e della rigenerazione della cartilagine, che migliora l'integrità strutturale delle articolazioni colpite.

Miglioramento della microcircolazione, che aumenta l'apporto di ossigeno e sostanze nutritive al tessuto danneggiato.

Grazie a questi effetti biologici combinati, la PBM favorisce la salute generale delle articolazioni e rallenta lo sviluppo dell'artrite.

Documentazione clinica e sperimentale

La sintesi contiene una panoramica dei risultati di numerosi studi su animali e esseri umani che dimostrano l'efficacia della PBM:

I modelli animali mostrano, dopo il trattamento con PBM, una riduzione dell'infiammazione articolare, un miglioramento dello spessore della cartilagine e una riduzione del danno osseo.

Gli studi clinici sull'uomo mostrano miglioramenti significativi in termini di alleviamento del dolore, mobilità articolare e ripristino della funzionalità nei pazienti affetti da artrite trattati con PBM.

Negli studi è stata utilizzata un'ampia gamma di lunghezze d'onda, solitamente tra 630 nm e 830 nm, in cui sia la luce rossa che la luce infrarossa vicina hanno mostrato effetti positivi. La scelta della lunghezza d'onda influisce sulla profondità di penetrazione nel tessuto e sul tipo di effetto terapeutico ottenuto.

Gli autori sottolineano che, sebbene la PBM abbia dimostrato benefici ripetibili, il successo del trattamento dipende da parametri quali lunghezza d'onda, densità di potenza, dose di energia, durata, frequenza e area di destinazione. Questi fattori devono essere ottimizzati per ottenere i massimi risultati terapeutici.

Vantaggi e implicazioni pratiche

Non invasivo: la terapia PBM non richiede interventi chirurgici o iniezioni.

Senza farmaci: consente di evitare gli effetti collaterali associati all'uso di farmaci analgesici o antinfiammatori.

Indolore e sicuro: se usato correttamente, il PBM non provoca effetti collaterali significativi.

Versatile: può essere utilizzata come complemento alla fisioterapia, ai farmaci o ad altre strategie di trattamento dell'artrite.

Gli autori sottolineano che la terapia PBM è particolarmente interessante per il trattamento a lungo termine dell'artrite grazie al suo profilo di sicurezza, alla sua facilità d'uso e ai suoi vantaggi fisiologici. Tuttavia, chiedono studi clinici più standardizzati per stabilire protocolli di trattamento ottimali e confermarne l'efficacia a lungo termine.

Conclusioni

Nella loro conclusione, Zhang e Qu (2023) scrivono:

“La terapia PBM è un metodo promettente, efficace e non invasivo per il trattamento dell'artrite. Questa panoramica fornisce informazioni e indicazioni preziose per i ricercatori interessati all'uso della terapia PBM nel trattamento dell'artrite. Grazie alla continua ricerca e sviluppo, la terapia PBM ha il potenziale per diventare un'opzione terapeutica comune e vantaggiosa per i pazienti affetti da artrite”.

Questo studio sottolinea il crescente numero di prove che dimostrano che la fotobiomodulazione è un metodo innovativo e scientificamente provato in grado di ridurre l'infiammazione, stimolare la rigenerazione dei tessuti e migliorare la funzionalità articolare, dando speranza a milioni di persone che soffrono di infiammazione articolare cronica.

Troverete tutti i dettagli cliccando sul seguente link.

https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC10531845/#sec1-ijms-24-14293